Ho una colonna di marmo dentro.
È lei in me e sono io in lei.
Poggia sulla mia spalla e sale lungo il collo fino alla testa.
Tesa e contratta come un arco, aspetto che scocchi o che si spezzi.
Per non stringerla l'avvolgo.
Ho in me una colonna di ghiaccio.
È dentro di me e io dentro lei.
Non la tocco, non mi lascio toccare.
Vi scivolano lucide le mie gocce e si freddano.
Non mi sciolgo. Non si scioglie.
Sono venti, vortici di venti.
Mettono scompiglio anche quando ho voglia di calma, di fidarmi.
Ho due colonne dentro, s'alzano alte come venti.
Una ad oriente e una ad occidente dei miei pensieri.
Mentre io mi allontano senza direzione.
Avrò da riflettere questa notte, grazi.
RispondiElimina:)
RispondiEliminabuona domenica...ciao
RispondiEliminaLasciami indovinare: hai fatto sesso di gruppo questo weekend?!?
RispondiEliminaScusa non ti volevo rovinare il post... è che non ho proprio resistito!
...oh cavoletti...
RispondiEliminaper il lunedì mattina alto contenuto di sensualità... troppo alto per chi lavora dalle 7.00
magneTICo :) no, niente di tutto questo, è la foto che a quanto pare è sconveniente, onde evitare l'ho censurata.
RispondiEliminacon la censura ahimè il post prende tutt'altro senso :|
patalice... ehm... no, non ce l'ha, lo giuro.