lunedì, novembre 05, 2018

Da piccola, di notte, accanto a mia madre, cercavo di non sprofondare nella curva sul materasso lasciata da mio padre. La detestavo, perché nonostante cercassi di rimanerne fuori ci precipitavo sempre dentro. Alla fine dormivo appallottolata nella sua impronta e all'alba, tornato dal lavoro, mi riportava addormentata in braccio nel mio letto.

Sono passati tantissimi anni, ma ancora oggi quando la sera vado a dormire, senza volerlo continuo a rigirarmi fino ad accucciarmi, come allora, nella forma invisibile dei miei conforti.





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