È lei in me e sono io in lei.
Poggia sulla mia spalla e sale lungo il collo fino alla testa.
Tesa e contratta come un arco, aspetto che scocchi o che si spezzi.
Per non stringerla l'avvolgo.
Ho in me una colonna di ghiaccio.
È dentro di me e io dentro lei.
Non la tocco, non mi lascio toccare.
Vi scivolano lucide le mie gocce e si freddano.
Non mi sciolgo. Non si scioglie.
Sono venti, vortici di venti.
Mettono scompiglio anche quando ho voglia di calma, di fidarmi.
Ho due colonne dentro, s'alzano alte come venti.
Una ad oriente e una ad occidente dei miei pensieri.
Mentre io mi allontano senza direzione.
Man Ray 1930 ca
Io mi sento Atlante, a volte, con il peso del mondo (il mio) addosso
RispondiEliminamonumentale
RispondiEliminaHo una colonna dentro...ma a volte la sradico...bellissima...
RispondiEliminaIo sono Cipressa
RispondiEliminaPerchè penso sempre male?
RispondiEliminaAndrea anch'io :) e Atlante è una bella storia di cui scrivere, non ci avevo pensato. grazie
RispondiEliminagiardigno monumentAle :)
Laura uhm... e sradicandola perdi l'equilibrio? (grazie :))
sabrina mmmh... io non lo so cosa sono. ci penso. (i cipressi hanno un profumo che mi piace!)
Inneres... fatta la domanda datti una risposta! ...e poi fai un mea culpa. :)