Oggi non c'ero, Ben con la sua faccettina da elfo sarà stata felicissima e quand'è felice, lo sento subito. Mi sento felice anch'io. Sono orgogliosa di te, mia tenera Ben.
E un coniglio, adesso, tenta di assaggiarmi il dito. Non viene comodo scrivere a braccio, se c'è qualcuno che tenta di addentarlo, proprio quel braccio.
C'era anche un nonno, una zia ed un gatto. C'era quell'esserci anche per me. Che è più forte di qualsiasi distanza.
Perché l'integrazione tra applicazioni dovrà pur servire a qualcosa. Da oggi, per strada, aggiornerò l'head* di questa homepage in tempo reale.
E ho ricevuto in regalo due splendidi libri. Che il regalo più prezioso è sapere che chi me li ha donati, pur non vedendomi da molto tempo, è stato attento ad andare a cercare quelli che potessero piacermi in mezzo a tanti.
Che una città forse la vedi con gli occhi di chi ti guida o forse no. Che se è un'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa (H. Cartier-Bresson) forse è un'illusione anche la strada che attraversi, il prato su cui siedi, ed è il tuo spirito che guida. Magari anche chi hai accanto.
E se le pecore si arricciano ma non s'infeltriscono con l'acqua, lo stesso è per i libri.
In mezzo poi c'è la storia della tipa dell'amico dell'amico del mio amico. Che non è poi così furba. E manco lui, l'amico del mio amico. Che io mi chiedo come faccia, ad esser così poco originale. E mi sa che ho fatto bene a non fidarmi.
Oh! Per non parlare del tipo in canottiera con le piastrelle e l'amico con l'amica all'ikea! Che storia assurda!
E piccoli gesti, lunghi discorsi, un appuntamento per un gran dolore ed un sostegno. Piccole donne.
* sì mi piace usare queste parole che sembra non vogliano dire un bel niente...! E' un gusto sadico e il piacere di dare fastidio a chi è così curioso da andarle a cercare!
E Milano sa farsi bellissima quando lo vuoi... come questa mattina. come di notte. lì sui navigli...
...c'era un profumo. era lavanda.
....
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