venerdì, ottobre 09, 2009

Non c'è poesia nella realtà.

Tutto al bancone di uno squallido baretto dentro un centro commerciale. Luci al neon, una finta coppa di gelato in plastica sbiadita, sul vetro un biglietto scritto a penna "caffè freddo", un cartello di benvenuto color crema, bicchieri e piattini perfettamente allineati e fermi, la macchina del caffè spenta, una barista seria dalle mani pulite, pulitissime. Un'enorme lucciola il frigo dei gelati, stropicciati e pigri.


La crepa, sul piano d'acciaio, è quel vecchio telefono in ricarica.
E una telefonata attesa, o la paura che non squilli più.
"Mamma sono a casa, non preoccuparti, notte."
La poesia più sublime.



Quel quadro all'italiana è un take away, al primo piano. Odora di pizza e patatine fritte, luci gialle e oleose, lattine impolverate in posa, Acqua 1.00€ Coca cola 2.00€ Birra 3.00€, fette rattrappite e umide, un grembiule sottile sporco e dentro un pizzaiolo grosso, pulito. "Qui si serve pizza in piatto grande".


L'incrinatura, sopra gli alcolici, è lo schermo al plasma 37 pollici.
E il suo sguardo mite catturato, completamente assente.
C'è una violenta battaglia tra i gladiatori.
Si insinua, la poesia.

5 commenti:

  1. come fai a dire che non c'è poesia nella realtà?
    ma se ne è pregna!!!!

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  2. Io non so proprio cosa significhi "poesia"... Quindi, non saprei dire se esista sul serio o se sia un'invenzione dei poeti. A volte, però, mi capita di incontrarla... Mistero. :O

    7

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  3. Arimortis ... è lei l'artista qui!

    7 Io non lo so nemmeno. Faccio finta. ...ma credo facciano finta tutti. :)

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